"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

mercoledì 5 gennaio 2011

Il canto del cigno o il ruggito del leone?

"Quando ( i cigni) capiscono di dover morire-anche se il canto non manca loro nella vita passata- proprio in quei momenti alzano le note più forti e più splendenti, allegri , perchè stanno per trasferirsi dal dio cui sono ministri. (Platone)
Sono le 16.30.....mi sembra di aver la febbre. Brividi, mal di testa...boh, vorrei correre cmq e vediamo come va. Lascio detto che starò via dai 20 min alle 2 ore.
Penso già al titolo di questa corsetta serale solitaria: "Canto del cigno o ruggito del leone?"
Nel buio di una serata non freddissima ma molto umida imposto il "pilota automatico" e mi porto a casa un bel 23 km e 680m D+ senza fatica apparente.
Affronto le salite andando su del mio passo e mi perdo via ascoltando della buona musica.
Il giretto è un mix tra Mirtaki e la parte iniziale del'Onda, 2 must del GioveDìCorsa.
Ancora una volta deciso a non mollare.......scopro che non sono poi così "malvagio". Direi quindi che è stato un gran bel ruggito!!

2 commenti:

nino ha detto...

direi niente male.

kominotti ha detto...

Ma si....