"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

domenica 28 giugno 2009

La prima a Valcava per il maestro Francesco

Una bella mattinata: mi sveglio alle 5.45 e alle 6.30 sono in sella in direzione Calolziocorte. Puntuale, vedo il mitico Prof. Francesco che varca il cancello di casa (docente di musica ma soprattutto grande "clarinettista"). Per lui è un grande obiettivo, per me non è una novità questa salita ma merita comunque rispetto per i tratti al 18% che la rendono affascinante. E poi con le ripetute che ho svolto ieri sul tapis (causa temporale..) fresco non sono. Beh, devo dire che son salito proprio bene, quasi facile, e pensare che di allenamento in bici ne ho veramente poco. Riesco a scortare Francesco in modo da dargli più dritte possibile....e così siamo in cima. Lo vedo provato nel fisico...ma gli occhi non nascondono una profonda soddisfazione. Alla prossima salita.....
Bravo, bravo, bravissimo!!
Riporto con grande piacere le parole di Francesco (amico e collega IMA Lecco) che ben descrivono l'impegno, la motivazione e la soddisfazione di un'impresa ciclistica:

"La giornata inizia con un favoloso cielo terso che anticipa una pedalata in compagnia di un probabile paesaggio mozzafiato. Fisicamente mi sento bene e queste sensazioni sono confermate dalla relativa facilità con la quale supero la prima salita, quella del Gottardo (un anno fa mi ero dovuto fermare). Ci avviamo quindi verso Torre pensando al mitico muro che per me rappresenta l'obiettivo "agonistico stagionale". Riesco a procedere con rapporti quasi medi sperando di conservare energie per il salitone. Il dialogo con il mio "motivatore personale" (che vale molto di più di un personal trainer) è come sempre piacevole, si parla di imprese
(agonistiche e musicali) e mi rendo conto come le due discipline abbiano tanti aspetti in comune. Giacomo è super in forma difatti mi precede spesso per scattare foto penso mitiche, lui sembra non fare assolutamente fatica. Riesco a intravedere la simpatica foto con il cartello che indica la pendenza del 18%. A questo punto le cose si fanno serie: vedo il muro, rapporto molle, giù la testa e pedalare. Fortunatamente Giacomo mi aveva avvisato e mi informa costantemente sulla salita e sui tornati così riesco a dosare le fatiche. Il Grande Motivatore mi urla "resisti Fignon qui ha messo giù il piede". A questo punto capisco che Giacomo nonostante gli impegni famigliari mi segue anche perchè si è accorto che avrei tentato l'impresa anche da solo , ma questo sarebbe stato pericoloso per la mia incolumità. Intravedo il Monte Rosa e resisto ancora. Nonostante l'interminabile fatica Giacomo riesce anche a farmi ridere quando prossimo al Passo sentendo le campane della chiesa mi fa credere che stanno suonando per il mio arrivo!
Al passo ricevo anche energizzanti che contrastano bene un leggero senso di nausea. Nel ritorno dopo aver provato anche l'esperienza dei crampi raggiungiamo il laghetto e ci avviamo verso una discesa da rally.
GRAZIE KOMINOTTI!"

1 commento:

Anonimo ha detto...

cOMPLIMENTI AI DUE SPORTIVI.... IO AVREI PRESO UNA BICI ELETTRICA E AVREI GUSTATO IL SAPORE DELL'ARIA DI GIUGNO...
BRAVI, BRAVISSIMI....

PROF. DE L'AMMATERIA