"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

domenica 1 febbraio 2009

Capolinea Boccio (Carenno).

Partiamo presto io e Francesco da Calolzio (7.45) sotto i primi fiocchi di neve e saliamo subito decisi fino a Carenno. Noto che il mio compagno di corsa inizia a zoppicare: a Carenno ha inizio il suo calvario, un dolore al ginocchio gli rallenta il ritmo e quindi saggiamente decidiamo di proseguire l'esplorazione domenicale solo con la salita a Boccio,piccola frazione alta di Carenno. 
Anche se l'obiettivo era la Forcella Alta a quasi 1300 m. di altitudine posso dire che è stato un allenamento piacevole in un ambiente solitario che merita altre uscite, soprattutto per fare un po di dislivello che mi serve per tentare progetti ambiziosi.

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