"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

lunedì 19 gennaio 2009

Corsa umida, ma corsa bene.

La giornata si presenta subito come una di quelle adatte a far tutto tranne che a stare all'aria aperta ....umidità e nebbietta.  Ma la voglia di correre oggi c'è: i 17,5 km di ieri con pioggia mi hanno fatto capire che si può andare anche quando non sei in condizioni fisiche super. Oggi "non devo correre, voglio correre." Con questi presupposti porto Edith a scuola e via. Per evitare i primi km stra-conosciuti percorro il "sentiero del lago" proprio a pochi metri dall'acqua. Poi il solito Piscina, Rossa e salita a Galbiate. Qui prendo la salita per Camporeso e passo dal "Muro Giallo" falesia conosciutissima dagli scalatori lombardi. Qui il sentiero fa una rampetta ripida e poi dopo un traverso a sx arrivo al Parco Archeologico dei Piani di Barra. Una breve esplorazione nei pressi della cava di Sala e con attenzione scendo la rampa a scalini. Svolto a sx giù per la Val Faè (valle umidissima): qui il ghiaccio ha lasciato il posto al fango con sassi verdi di muschio. I bastoni sono stati utilissimi!! Arrivo sulla strada proprio in zona inceneritore, il passaggioa livello è chiuso....attendo, riposo. Riparto in direzione Valle dell'Oro (Civate) con rampa asfaltata sul 18%. Ancora nebbia, io sto bene e salgo fino a fondovalle prima della rampa per S.Pietro. Inizio la discesa e il piano che giunge a Suello e Cesana. Un po di asfalto ed ecco apparire i miei prati (Annone) dove di solito faccio i miei circuiti di corsa campestre.
Tirando le somme: mi sono sentito a mio agio. Scarpe ok, bastoni pure  che diventano un validissimo supporto in salita. Certo manca il Garmin, ma è questione di giorni....
Sono appena arrivato a casa e già ho disegnato altri 6 percorsi tutti da provare. 
Domani un'oretta secca di buon ritmo, mercoledì riposo, giovedì scuola A/R 29km, venerdì riposo, sabato 22km asfalto in piano e domenica un giro del Barro sui 15km.

Nessun commento: