"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

lunedì 27 ottobre 2008

Recuperiamo la memoria....e le emozioni.


Rieccomi a scrivere cercando di recuperare i pensieri e le belle sensazioni che le attività svolte mi hanno dato: sono passati 8 gg e mi rimane "l'essenziale".
Domenica 19 
Il cielo è magnifico, l'aria un fresca ma aiuta a definire meglio i  contorni delle montagne. Grigna e Grignone dominano e sembrano di una pulizia estrema. Io e Edith partiamo verso il Segrino pronti per la pedalata inaugurale per la "Ciclovia dei Laghi".
Il programma della giornata ci sembra proprio fatto apposta per passare una bella mattinata facendo sport in allegria e cordialità. 
L'accoglienza e la gestione della pedalata è a cura della società IL GIRETTO: veramente bravi!! Iscrizione con gadget e pass prima di tutto, poi ci gustiamo la visione delle magliette preparate dalle scuole secondarie di I grado per il concorso "progetta la maglietta".
Alcuni miei alunni con le loro famiglie sono presenti e, anche se non vincenti, rendono onore a chi è stato premiato dalla giuria. La creatività e l'originalità la fanno da padrone e mi fanno riflettere sulla fertilità intellettuale dei nostri pre-adolescenti.....
Si parte quindi per questi bei 5 km light a noi ben conosciuti intervallati da piacevoli spiegazioni storico/naturalistiche. In un 'attimo siamo al Lido dove un altro regalino ( souvenir di questa manifestazione) e un piacevole ristoro rendono Edith soddisfatta della partecipazione.
Che dire d'altro? 
Una giornata semplice, ottimamente organizzata dai ragazzi del GIRETTO, con tante famiglie attente ai temi dell'ecologia e dell'ambiente ma soprattutto della mobilità lenta e sostenibile.
Torno a casa veramente contento di essere stato con tanta gente (moltissime facce conosciute...) molto piacevole che condivide con me alcune idee fondamentali.

Lunedì 20
E' arrivato il momento del gran trail della Dorsale del Triangolo Lariano, COMO-BELLAGIO. E' da molto che penso a questa bella mattina di  corsa: non ho voluto sottovalutarla e mi son preparato per bene anche se in fondo sono poco più di 2 mesi che corro....
5.30 esco di casa con un buio al quale non sono abituato.....ho la bici in auto e mi dirigo verso Bellagio passando dal Ghisallo. In localita San Giovanni cerco una sponda a cui legar la bici e il casco: la mia riflessione è che ho scelto una bici un pò lentina per il mio rientro a Como....mah, si vedrà, intanto mi gusto un bel caffè al volo (manca il dolcificante....no!!) dal mio termos.
Proseguo in direzione sud verso Como: c'è già un bel traffico, la strada è anche stretta. Le luci sull'altra sponda del lago mi appaiono come uno scenario inconsueto e mi fanno compagnia.
Non ho il solito entusiasmo di fare che di solito mi agita e mi emoziona....mi sa che non sto benissimo....ho la gola un pò infiammata. 
Ma oggi è il giorno, punto e basta!!  
Fatico un pò a trovare il parcheggio gratuito in zona funicolare ma lo trovo..ancora un buon caffè, una sistemata all'abbigliamento e poi via, si parte!
7.30 inizio la rampa di via Carescione, sentiero che interseca la funicolare che sale a Brunate. L'ho provata lunedì scorso (qui le foto) e so che misura 2 km che faccio camminando abbastanza forte spingendo sui bastoncini....il dislivello è molto (da 201 a 715) e la strada è lunga....sono prudente e ci metto circa 28min fino alla Funicolare. Appena arrivo al Faro Voltiano comincio a correre bene. Sono autonomo dal punto di vista alimentare: il mio camel bag è pieno di una miscela che però mi appare subito non molto diluita...troppo dolce e credo non facile da digerire. Fa caldo tenendo conto del periodo e il terreno è molto asciutto.
Passo veloce le baite Carla e Bondella, tengo duro allo strappetto della baita Bondello e dopo poco mi "tuffo" nel faggeto sul lato nord del Bolettone (3 km e 200m). Arrivato alla Bocchetta di Lemna 1167 scelgo la strada a dx, invece che salire a P.dell'Asino (l'ho già fatta questa rampona...). Quindi ecco la Bocchetta di Palanzo 1210, il Rif Riella 1275 dove continua la ristrutturazione e poi senza tregua per  la Bocchetta di Caglio arrivo alla Colma del Piano proprio all'arrivo del Muro di Sormano. L'ho fatta un pò forte la discesa...me ne accorgo subito nei primi km del falso piano verso l'Alpe Spessola 1237. La gamba mi sembra impastata...ma appena esco dal bosco e scorgo il S. Primo cambio passo e seguo un ciclista che sale in direzione della vetta. Uno scambio di esperienze e un saluto con questo ragazzo all'Alpe di Terra Biotta 1400 e poi giù deciso verso Bellagio che vedo moooolto lontano.....fino a qui ho già fatto circa 24.5 km. Da questo momento non conosco minimamente il sentiero che scende di lì a poco in direzione degli impianti sciistici invernali del S.Primo. Le ginocchia tengon bene e passo la Colonia Bonomelli in direzione Rif. Martina...qui le tracce e le indicazioni non sono ben chiare, ma non perdo tempo: un contadino mi indica un sentiero nel bosco che mi porta verso valle. Per fortuna mi rendo conto subito che è quello giusto....di segnavia nessuna traccia. E intanto occhio alle foglie che nascondono i sassi mobili....Eccomi a Paum, Rovenza, Brogno percorrendo tratti di asfalto e sterrato molto compatto. Giunto poi a Perlo con le ginocchia "un filo" segnate prendo la mulattiera verso Bellagio (indicazione con cartello metallico argento). Sembra di scendere verso Somana dallo strapiombo di Mandello....scalinata e foglie, foglie e scalinata. Poi ecco il lago, ancora asfalto ed ecco apparire la bici.
Bravo! 4h e 40m e 34,70km  per la cronaca. Mangio svelto una barretta, indosso il casco e via verso Como. Che belle le prime pedalate: sono proprio fluide anche se la strada è un pò in salita. Ben presto il GPS sembra essersi inchiodato.....non passano più questi 30 km. Mi guardo attorno mentre pedalo al ritmo di un pensionato cicloturista tedesco sovrappeso. "Almeno faccio un pò di turismo" mi ripeto consolandomi un poco. Finalmente rivedo il blu della fedele Twingo che splende al sole. Eh sì, la giornata è stata sempre nuvolosa e adesso che ho terminato si è aperta con un caldo inusuale.
Carico la bici e parto in direzione casa, non troppo riposato per gustarmi il giretto ma ugualmente non-distrutto. La preparazione è stata proporzionale alla durezza-impegno del progetto e tutto è andato per il meglio!
Passo a scuola a prendere Edith che mi invita a tornare a casa .....di corsa.....NOOOOO!!
Consiglio vivamente questo trail anche perchè  dal punto di visto panoramico è superbo. Tuttavia non è proprio una banalità e va preparato per bene (dipende sempre dal livello di partenza...!). Sicuramente lo percorrerò ancora in allenamento anche se di questa prima volta mi resterà un magnifico ricordo.





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